La gotta è un disordine del metabolismo purinico caratterizzato da:
- elevati livelli di urato nel siero (iperuricemia)
- formazione di depositi di acido urico in varie sedi (tofi)
- attacchi infiammatori articolari acuti (artrite monoarticolare) con depositi di urati nelle cartilagini
- malattia renale (nefropatia gottosa)
Un tempo considerata prerogativa dei ceti sociali più ricchi (Svetonio la definì “morbus dominorum”), è in realtà una malattia a forte componente genetica, legata soltanto in minima parte allo stile di vita. La gotta è prerogativa quasi esclusiva del sesso maschile (c.a. 95% dei casi) ed esordisce, mediamente, tra i 30 ed i 50 anni.
Iperuricemia
La gotta è la conseguenza di un’iperuricemia cronica.
- 7 mg/dl se uomo
- 6,5 mg/dl se donna
Superati i 9 mg il rischio gotta diventa elevato e si procede con la somministrazione di farmaci specifici
L’iperuricemia è classificata come:
- primitiva se non è conseguente a malattia acquisita
- secondaria quando deriva da alterazione morbosa di altro tipo o da assunzione di farmaci specifici.
Cause:
La gotta può essere causata, fondamentalmente, da:
- esaltata sintesi di purine con conseguente iperproduzione di acido urico
- diminuita escrezione renale di acido urico*
Le purine sono sostanze azotate che entrano nella composizione del Possono essere endogene (prodotte dal metabolismo corporeo) o esogene (derivare dalla degradazione degli alimenti).
Il loro catabolismo dà origine all’acido urico il cui aumento dà a sua volta origine alla gotta.
La prima condizione è spesso a base ereditaria e può comunque essere aggravata da un’aumentata introduzione di composti purinici con la dieta. Nel secondo caso l’iperuricemia è dovuta alla diminuita efficienza del rene nell’eliminazione di acido urico.
Tradizionalmente si imputa l’insorgenza della gotta ad un’esagerata assunzione di cibo. Sebbene questo fattore, insieme all’alcolismo, alla sedentarietà e all’abuso di certi farmaci, sia comunque predisponente, il suo contributo è tendenzialmente marginale (vedi: dieta e gotta).
Sintomi:
Il paziente colpito da gotta lamenta dolori articolari intermittenti (artrite monoarticolare), generalmente associati a gonfiore, eritema, calore. Gli episodi dolorosi coinvolgono soprattutto le articolazioni di mani e piedi e, in circa il 90% dei casi, viene primariamente colpita l’articolazione metatarso-falangea dell’alluce.
Nelle forme croniche possono comparire dei noduli di grandezza variabile detti tofi. Questi depositi di acido urico si formano inizialmente intorno alle articolazioni interfalangee e a quelle metacarpo e/o metatarso-falangee. Successivamente compaiono anche in sede extrarticolare, come nel tendine d’Achille e nella parte esterna dell’orecchio. Il loro colore, inizialmente rosa-salmone diventa poi bianco-giallastro.
La gotta facilita anche la formazione di calcoli urinari e litiasi fino a compromettere, in uno stadio avanzato, l’intera funzionalità renale.
Purine Negli Alimenti
In presenza di gotta o iperuricemia è quindi importante escludere tutti gli alimenti ricchi in purine e limitare gli eccessi proteici secondo quanto indicato dalla seguente tabella:
Alimenti ad elevato contenuto in purine (da 150 ad 800 mg/100 g)
- alici o acciughe, sardine, aringa, sgombri, cozze, animelle, fegato, rognone, cervello, estratto di carne, selvaggina
Alimenti a contenuto medio di purine (da 50 ad 150 mg/100 g)
- carni, pollame, pesce (tranne quello con alto contenuto di purine), ostriche, gamberi, granchi, crostacei, salumi e insaccati in genere; piselli, fagioli, lenticchie, asparagi, spinaci, cavolfiori, funghi, arachidi, prodotti integrali
Alimenti a basso contenuto in purine (da 0 ad 50 mg/100 g)
- latte, uova, formaggi, verdure, ortaggi (eccetto quelli sopraelencati), frutta, pasta e gli altri cereali (fatta eccezione per germe di grano e prodotti integrali)
Bisogna inoltre considerare che:
- una dieta ricca di carboidrati complessi (amido) favorisce l’escrezione di acido urico;
- una dieta ricca di lipidi e fruttosio favorisce la ritenzione di acido urico.
Cosa Mangiare?
- ELIMINARE gli alimenti ricchi in purine (alto e medio contenuto);
- RIDURRE drasticamente l’apporto di alcol, grassi e fruttosio (presente soprattutto nei dolci e nella frutta zuccherina ed essiccata come cachi, fichi, uva e banane).
- La BIRRA perché ha un alto contenuto di purine rispetto al vino e agli altri alcolici.
Cura > una corretta terapia della gotta si basa sul controllo del metabolismo dell’acido urico.