Per svezzamento si intende il passaggio parziale o totale da un’alimentazione basata solo sul latte materno ad un’alimentazione con cibi ” solidi “. Questo passaggio deve rispettare delle leggi ben precise dettate dalla natura e non dalla ” pubblicità “. La natura, per poter mangiare ci ha fornito di denti e di strutture chimiche chiamate “enzimi” difatti solo dopo il 14°/16° mese il bambino raggiunge la sua maturità biologica che gli permette di alimentarsi come gli adulti, basti pensare che per digerire un amido cotto (pane, pasta, biscotti, papette di riso…) bisogna che sia presente nella saliva del bambino un enzima chiamato ptialina che farà la sua comparsa in concomitanza con lo spuntare dei premolari.
Il latte è un liquido bianco secreto dalla ghiandola mammaria dei mammiferi ed il suo scopo è quello di apportare nutrimento al cucciolo nella prima fare della vita e di stimolarne la crescita ed il raggiungimento della maturazione biologica.
Quindi un compito molto complesso perché nel latte non troveremmo solamente nutrimento ma anche altri fattori fondamentali per lo sviluppo e la protezione del cucciolo d’uomo, che ovviamente non potremmo trovare nel latte di altri animali né tanto meno nel latte artificiale, come quelle immunitarie grazie alla presenza di globuli bianchi, anticorpi anti virali ed anticorpi specifici, il latte materno protegge il neonato dai patogeni presenti nell’ambiente esterno; inoltre, il contenuto in lattoferrina, lisozima e cellule immuno-competenti, favorisce lo sviluppo di batteri intestinali benefici, aiutando il piccolo a debellare i patogeni responsabili delle gastroenteriti (coliche del neonato).
I componenti del latte materno svolgono un’anti-allergica legata alla presenza di immunoglobuline (IgA); salvo rare eccezioni, non esistono casi di allergia al latte materno. Al contrario, l’allattamento al seno sembra proteggere il bambino da allergie alimentari in età adulta; questo perché ritarda i primi contatti con gli alimenti, dando il tempo al sistema immunitario di svilupparsi.
Rispetto agli altri mammiferi, l’essere umano ha una crescita graduale e progressiva, e proprio per questo il latte materno umano possiede molte proteine e pochi grassi, ideali invece per le specie che si evolvono in modo molto rapido. Il latte per neonati è ricco invece di lattosio, uno zucchero necessario per il potenziamento del sistema nervoso, che negli umani è molto più complesso rispetto ad altri esseri viventi. Il latte per i neonati è un alimento specie – specifico; possiede, cioè, particolari componenti che appartengono soltanto a quella specie.
IL LATTE DI UNA MAMMA NON È FATTO DI UN SOLO LATTE.
Dato che il latte materno è digerito più facilmente e rapidamente dei surrogati il bambino allattato al seno spesso ha fame prima.
I bambini allattati al seno variano molto fra loro: possono voler poppare 8-12 ore o più volte oppure solamente 6-8 volte nelle ventiquattr’ore. Alcuni poppano a scatti, riposandosi fra suzioni ma tenendo sempre in bocca il capezzolo, altri in maniera costante, senza pause. Alcuni si accontentano di un solo seno, altri li vogliono entrambe.
Inoltre il comportamento di ciascun bambino cambia in risposta a cambiamenti nella composizione e nella qualità del latte materno. Nei primi 5-10 minuti della suzione c’è il latte dissetante, all’inizio della poppata, è povero di grassi e ricco di lattosio e acqua e soddisfa il bisogno idrico del bambino. È ricco inoltre di ossitocina, l’ormone che fa rilassare la mamma e assopire il bambino. Dopo 5-8 minuti da inizio poppata arriva il primo latte, quello più consistente ricco di proteine utili allo sviluppo delle ossa e del cervello. Solo alla fine, dopo 15-18 minuti, arriva il secondo latte, quello cremoso, denso e ricco di grassi che fa aumentare di peso il bambino.
Ora che conosciamo la composizione del latte materno, possiamo capire la necessità di NON cambiare seno durante una stessa poppata. Inoltre se lo facessimo, il nostro organismo, con il tempo, capirebbe che non è più necessario produrre il secondo latte.
Talvolta le madri hanno la percezione che il latte scarseggi di sera, perché il bambino vuole succhiare di più. Il latte materno prodotto durante questa fase della giornata è comunque più concentrato in elementi nutritivi.
LO SVEZZAMENTO DEVE ESSERE LENTO E MOLTO ATTENTO PER TUTTI I BAMBINI
SPECIALMENTE QUELLI NATI DA GENITORI ALLERGICI
DA UN GENITORE ALLERGICO NASCONO SEMPRE BAMBINI CON PREDISPOSIZIONE ALLERGICA
Pertanto se necessita un’aggiunta di latte non usate mai latte di mucca o di capra fresco o in polvere perché troppo pericoloso per la salute del bambino.
LATTE: l’utilizzo di latte animale nell’alimentazione umana è un adattamento che si è manifestato, in una piccolissima parte della specie homo sapiens, circa 12.000 anni fa durante la glaciazione e in popolazioni in ambiente estremamente “estremo” dove l’unica alternativa era la morte per fame (Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca, nord Germania, Nord Francia, Inghilterra, Svizzera…). Invece la stragrande maggioranza delle popolazioni durante la glaciazione viveva in territori temperati e aveva già scoperto-inventato l’agricoltura, quindi mangiava cereali e legumi. Per la cultura romana usare il “latte” in alimentazione era considerato una cosa impure ed indegna per un romano).
CARNE: anche la storia della carne va decisamente ri-scritta e sarebbe opportuno riconsiderarne l’uso, ricordando che nell’antichità essa era presente nell’alimentazione o come l’ultima ratio (piuttosto che morire di fame) o come evento rituale collettivo da esercitare nelle feste e ricorrenze.
Evitare quella allevata con farmaci ed anabolizzanti.
USATE SOLO LATTE DI SOIA E DI RISO CON MARCHIO BIOLOGICO.
Cibi da eliminare perché mutano il gusto del latte:
- Aglio – Cipolla – Tutti I Tipi Di Cavoli – Asparagi – Carciofi – Cibi Affumicati
Cibi da eliminare perché gonfiano l’intestino:
- Latte – Tutti i Tipi Di Lattuga – Tutti I Tipi Di Legumi – Cetrioli – Zucchine – Melone – Anguria – Zucca – Mollica del Pane – Pizza – Spezie – Dolci – Alcoolici – Birra – Bibite analcoliche.