La Dieta del Re nudo

In questi ultimi anni di difficoltà e pandemia si sono susseguite corsi, scuole, post ed informazioni tra le più varie, assurde e prive di ogni logica. Perché la logica e la scienza devono sempre essere i pilastri di ogni cosa che riguarda direttamente o indirettamente la salute.

Sono passati almeno 5 milioni di anni dalla comparsa del genere homo sul pianeta terra e non siamo ancora capaci di mangiare correttamente.

Ovviamente senza la conoscenza e la tecnologia appropriata non è facile trovare la strada … se poi la vanità personale prende il potere sulla verità ci troveremo come ora con centinaia di tipi di diete o progetti dietetici ispirati più dalla vanità e dalla lusinga “dello specchio”  che dal bene comune.

Ogni civiltà si è evoluta adattandosi all’ambiente ed alla difficoltà della vita e quando la vita era troppo difficile si prendeva letteralmente “Armi e Bagagli” e si migrava in cerca di nuove terre… aimè molte volte però quelle terre erano già occupate da altre persone e quindi era inevitabile scontri, conquiste e guerre. Ma gli umani non sono solo figli di Caino ma anche di madri e il lato femminile-acqua ha sempre mediato, accolto ed evoluto  con scoperte ed invenzioni gastronomiche meravigliosamente saporite.

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Dieta vegetariana, dieta onnivora, dieta carnivora,  dieta macrobiotica, dieta dei gruppi sanguigni ecc. ecc. con il risultato iniziale che chi segue una qualsiasi dieta affermerà “io mi trovo benissimo” ed è quella maledetta parolina “io” che è la nostra sciagura storica. 

Ovviamente è ovvio che una persona che mangia frettolosamente e  disordinatamente si troverà bene inizialmente con una qualsiasi dieta…  perchè anche la più in-salutare dieta metterà un pò di ordine nella loro vita ed alimentazione.

Ma poi come si dice “il tempo è galantuomo”.

I nostri nonni negli anni 50-60, dopo le restrizioni alimentari della guerra mondiale e dopo millenni di “poco cibo” e tanta fame hanno avuto l’occasione.. si sono buttati a “capofitto” sui nuovi cibi come i dolci, la carne, le salse, gli intingoli ricchi di grassi e dolci come simboli di una fame superata e sconfitta… ma poi queste cambiamenti epocali hanno presentato il contro con gravi malattie metaboliche come ipercolesterolemia, diabete, iperglicemia, malattie autoimmuni, ictus ed infarto… perché in una parte del mondo si moriva per poco cibo, mentre nell’altra si moriva per troppo e cattivo cibo. Non ci dilungheremo  ulteriormente perchè tutto cose risapute…  anche se molti adulti continuano ad esprimere l’amore nei confronti dei nipoti con dolci e Coca. 

DIETA E SALUTE

Negli ultimi 70 anni  i mass media (si pronuncia letteralmente perchè è latino e non inglese) ci hanno ricordato che la migliore dieta è quella mediterranea… ovviamente è un falso storico inventato da un ricercatore americano, arrivato in Italia con le troppe alleate. 

Ma come si compone la dieta mediterranea (sic).

La dieta mediterranea è uno stile di vita, più che un semplice elenco di alimenti. Alla base della piramide alimentare ci sono tante verdure, un po’ di frutta e cereali (preferibilmente integrali). Salendo, troviamo il latte e i derivati a basso contenuto di grassi (come lo yogurt) contemplati in 2-3 porzioni da 125ml. L’olio extravergine di oliva da consumare a crudo senza esagerare (3-4 cucchiai al giorno), assieme ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche, al posto del sale, sono i condimenti migliori per i nostri piatti in stile mediterraneo. Altri grassi buoni oltre a quelli dell’olio ci vengono forniti dalla frutta a guscio e dalle olive, in una o due porzioni da 30g.

Verso il vertice della piramide alimentare, ci sono gli alimenti da consumare non ogni giorno, ma settimanalmente: sono quelli che forniscono prevalentemente proteine, tra i quali dovremmo favorire il pesce e i legumi con almeno due porzioni alla settimana ciascuno, il pollame 2-3 porzioni, le uova da 1 a 4 la settimana, i formaggi non più di un paio di porzioni da 100g, 50g se sono stagionati.

Al vertice della piramide ci sono infine gli alimenti da consumare con moderazione: due porzioni o meno a settimana per le carni rosse (100g) mentre quelle processate (affettati, salumi ecc..) sarebbero da consumare con ancor più parsimonia (una porzione a settimana da 50g o anche meno). Infine i dolci, da consumare il meno possibile. (Tratto da : https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/alimentazione/dieta-mediterranea-una-piramide-di-salute)

La frase «Se non hanno più pane, che mangino brioche» (in francese S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche) è tradizionalmente attribuita a Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, che l’avrebbe pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante una rivolta dovuta alla mancanza di pane.

In realtà la frase è sicuramente precedente: infatti, nel Libro VI delle Confessioni, Jean-Jacques Rousseau afferma che nel 1741 si trovava da Madame de Mably e, non volendo entrare in panetteria vestito in maniera elegante poiché sarebbe stato considerato poco consono, racconta questo aneddoto:

(FR)

«Enfin je me rappelai le pis-aller d’une grande princesse à qui l’on disait que les paysans n’avaient pas de pain, et qui répondit: qu’ils mangent de la brioche. J’achetai de la brioche.»

(IT)

«Infine mi ricordai il ripiego [suggerito da] una grande principessa a cui avevano detto che i contadini non avevano pane e che rispose: che mangino brioche. Comprai brioche.»

(Jean Jacques Rousseau, Le confessioni[1][2])

Ovviamente tutto questo è pura fantasia…perchè noi italiani non abbiamo mai mangiato così…. perchè senza mezzi di comunicazione rapidi e senza il “freddo” che conserva i cibi la maggior parte degli alimenti che usiamo nelle nostre tavole non esisterebbero.

L’alimentazione italiana per migliaia di anni è stata un’alimentazione poverissima e contadina e la caratteristica di tutte le civiltà contadine è la poca varietà degli alimenti che troppe volte porta a gravi malattie (vedi Beri Beri, la pellagra, il rachitismo…). 

 

LA MIGLIORE DIETA ovviamente era quella precedente all’agricoltura quando esisteva il nomadismo “raccoglitori e cacciatori”, la quale pur dando una grandissima varietà di fonti alimentari “la varietà”  impediva lo sviluppo della scienza e conoscenza evoluta e quindi era caratterizzata da una mortalità spaventosa…. ed ovviamente il nomadismo si scontrò con la conquista dei territori da parte dei contadini ed allevatori.

Quindi la soluzione più efficiente è stata l’agricoltura e l’allevamento con la decadenza della qualità dei cibi e di conseguenza della salute.

Viviamo di più compensando l’alimentazione con farmaci ed integratori.

Altro punto forte del nomadismo era il continuo “movimento” con una maggiore propensione all’attività aerobica rispetto ai contadini che utilizzavano l’attività anaerobica.

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Noi siamo “homo sapiens” umani sapienti  ed ovviamente è sempre stato il nostro ingegno a salvarci la vita e permetterci di superare le difficoltà.

Ma da quando noi siamo stati trasformati in consumatori ed il cibo in merce tutta la nostra sapienza è stata diluita dalle “promozioni” prendi 1 e paghi 2 o da frasi “prodotto naturale” (anche l’arsenico è naturale) o salame e formaggio nostrani (nostrani? ma di Trento o Siracusa???)

Il mondo del naturale “figlio del consumismo” e della Vanità del Re nudo non migliore perché risponde alle stesse regole:

le persone sono consumatori ed i cibi sono merci. 

ALLORA COME SI DEVE MANGIARE?

Prima di tutto non si deve mangiare. La parala mangiare deriva dal latino manducare che significa mettere in bocca.. e personalmente noi non mettiamo nulla in bocca a caso perché ci alimentiamo ed il prefisso “AL” significa crescere e noi vogliamo crescere nel corpo e nella mente. 

Scegliamo i cibi perché  siamo “sapiens” e quindi grande spazio ai cibi integrali ed ai cibi biologici.

Importante: la scelta di come alimentarsi dipende dallo stile di vita e se non si cambia stile di vita tutto è inutile.

Pertanto:

frutta e verdura più volte al giorno (non esagerate non siamo capre).

cereali integrali in varietà

legumi in varietà