Veggente, intelettuale e visionaria di grande cultura, dove ogni cosa ha un senso in questa terra perchè è il riflesso di ciò che è in cielo. Nelle sue visioni “incontra” Viriditas l’energia verdicizzante che pervade ogni cosa.
L’errore più grande che possiamo fare è considerare Santa Hildegard von Bingen una santa… e porre questa etichetta sulla sua vita e sulla sua grande importanza come persona e donna.
Hildegard è importantissima perché è l’ultima grande esponente di una medicina millenaria che per brevità possiamo chiamare: Medicina greco-romana.
Questa medicina è la sommatoria di decine di migliaia di anni di esperienze tramandate da maestro ad allievo e che si basava:
- sull’esperienza
- sulla trasmissione da Maestro ad allievo
- sui libri dei grandi ricercatori (rarissimi fino all’invenzione della stampa)
- sui 12 segni zodiacali
- sui 7 archetipi o idee innate nell’uomo sapiens chiamati con il nome di 7 divinità greche ed i loro pianeti corrispondenti,
- sui 4 umori di Ippocrate,
Questa medicina non poteva sopravvivere in una società dove la chiesa cattolica dominava con le sue paure, voglia di potere e cieca intransigenza.
Difatti dopo pochi decenni dalla morte di Hildegard venne proibito ai monaci e monache di interessarsi di medicina e cura delle persone, questo spiega in parte perchè dovremo aspettare il 2012 perché sia dichiarata dottore della chiesa…833 anni non sono pochi per riconoscere la sua grandezza.
Nota: Vi consigliamo di evitare di acquistare e leggere libri su Hildegard ma di leggere solo i libri che Hildegard ha scritto.
Santa Ildegarda
Nasce a Bermesheim nel 1098, ultima di dieci figli. Tra il 1147 e il 1150, sul monte di San Ruperto vicino a Bingen, sul Reno, Ildegarda fonda il primo monastero e, nel 1165, il secondo, sulla sponda opposta del fiume. È una persona delicata e soggetta alle malattie, tuttavia, raggiunge l’età di 81 anni affrontando una vita piena di lavoro, lotte e contrasti spirituali, temprata da incarichi divini. Figura, intellettualmente lungimirante e spiritualmente forte, le sue visioni, trascritte in appunti e poi in libri organici, la rendono celebre. È interpellata per consigli e aiuto da personalità del tempo. Sono documentati i suoi contatti con Federico Barbarossa, Filippo d’Alsazia, san Bernardo, Eugenio III. Negli anni della maturità intraprende numerosi viaggi per visitare monasteri, che avevano chiesto il suo intervento e per predicare nelle piazze, come a Treviri, Metz e Colonia. Muore il 17 settembre 1179. Una semplice erborista? No, molto di più: attraverso le risorse naturali Ildegarda era convinta di poter ristabilire l’equilibrio fra l’Uomo, il Cosmo e le Forze che regolano questa relazione. Per lei questi tre concetti avevano un senso universale, perciò anche qui di seguito sarà loro attribuito questo significato.
Secondo Ildegarda l’uomo ha in sé l’universo ed egli stesso è un universo in miniatura. Nel creato vi sono cinque elementi l’aria, l’etere, il fuoco, l’acqua e la terra che si trovano in tutto ciò che esiste. Rifacendosi alla medicina del suo tempo, Ildegarda attribuisce agli elementi quattro qualità: il caldo, il freddo, il secco e l’umido che ne caratterizzano l’azione e l’effetto sugli esseri viventi. Ma al di sopra di tutto, il creato è permeato da ciò che la monaca chiama l’energia verdeggiante (in latino, viriditas), il soffio vitale che è presente in diversi gradi e intensità in tutto ciò che esiste. Ildegarda attribuisce all’energia verdeggiante un ruolo importante nel raggiungimento dell’equilibrio e del benessere psicofisico: quando la viriditas si esaurisce l’organismo si ammala, si dovrà recuperare questa energia assumendola, per esempio, con una pianta che ne sia particolarmente ricca.
Il concetto di salute e di malattia
L’uomo e l’universo sono così indissolubilmente legati che lo stato di benessere o di malessere dell’uno si ripercuotono sull’altro. Per questo, Ildegarda propone di attingere dal mondo che circonda l’uomo ciò che all’uomo serve per recuperare l’equilibrio, che si regge sul benessere non solo corporeo ma anche mentale. Infatti, possono condurre alla malattia anche le preoccupazioni e i cattivi pensieri. Ma proprio perché l’uomo è una parte del tutto, causa delle sue malattie può anche essere la perdita di connessione con l’ambiente che lo circonda. La monaca benedettina esprime dunque un pensiero “ecologista” quando afferma che l’uomo, dopo essere stato cacciato dal paradiso terrestre, ha perso l’armonia con il mondo che lo ospitava.
Se l’uomo riesce a recuperare la comunione con la natura e vi si adegua, può tornare all’armonia.
Il recupero dell’equilibrio e della salute per Ildegarda avviene anche attraverso uno stile di vita regolare, senza eccessi e, soprattutto, seguendo una dieta equilibrata.
Per questo motivo la maggior parte delle preparazioni da lei suggerite vengono somministrate in minestre, vino, biscotti oppure polveri e pappine da spalmare sul pane.
Quindi quando trovate in forma pubblicitaria e commerciale “le tisane di Santa Hildegard” sono delle patetiche bugie.
La personalizzazione della cura
La monaca utilizza un metodo completamente innovativo per l’epoca: non descrive solo la forma delle piante e le caratteristiche del rimedio, come si usava nei trattati di erboristeria del Medioevo, ma illustra anche l’effetto che la sostanza produce quando entra in relazione con l’uomo.
Ildegarda distingue l’efficacia di un rimedio in base a chi lo riceve; se è uomo o donna, per esempio, oppure se ha un solo disturbo o se, invece, è di salute cagionevole.
Inoltre, ciascuna sostanza ha in sé alcune proprietà, può essere calda, fredda, secca o umida (vedi 4 alementi e Alchimia), che sono utili per bilanciare un eccesso o un deficit nella persona ammalata. Una pianta calda, per esempio, sarà utile contro il raffreddamento, una secca contro l’eccesso di umori che causa la nausea e così via. I rimedi devono essere accuratamente scelti in base a chi dovrà farne uso, si può dunque parlare di una cura fortemente personalizzata.
Erbe: usi di ieri e usi di oggi
Ildegarda conosceva bene la sofferenza, perché la sperimentava su di sé. Il suo desiderio era offrire alle persone uno strumento efficace per curarsi, anche da sole. Divulgava i suoi rimedi offrendo a ciascuno la possibilità di metterli in pratica, con le giuste precauzioni. A differenza di altri terapeuti medioevali, la monaca benedettina non si pone come unico tramite fra il malato e la possibilità di guarire, ma consente al paziente di avere un ruolo attivo nel perseguire il proprio benessere.
Ciò che colpisce leggendo gli scritti di Ildegarda è la loro attualità; infatti le proposte di Ildegarda per curare alcuni disturbi molto comuni hanno un riscontro attuale.
Così come Ildegarda non proponeva dosaggi rigorosi per curare i suo pazienti, in quanto stabiliva ad personam i dosaggi e la concentrazione dei rimedi.
Viriditas è Sophia il lato sinitro di D-o.
Hildegard ci appare come la sapienza millenaria, che non guarda ma vede penetrando l’essenza di ogni cosa ed entità vivente e non vigente.
“Ogni cosa è Uno ed il Tutto è ogni cosa”. “Ogni cosa risponde ai 4 elementi, alle 4 qualità, agli umori ed alla carta celeste dello zodiaco”.
I 4 ELEMENTI (Empedocle)
FUOCO
ARIA
ACQUA
TERRA
COME COMPRENDERE LA REALTA’ DEGLI ELEMENTI
- la terra domina oggetti pesanti
- l’aria domina oggetti leggeri;
- i metalli devono avere anche acqua per poter spiegare la fusione;
- il fumo è fuoco e da terra;
- gli oggetti che galleggiano hanno + aria di quella di terra
Le qualità dei 4 elementi
FUOCO = CALORE (Qualità del Maschile)
Forza espansiva, vivificante
Allegerente, motrice, attiva,
Allenta le strutture
Dilatante
ARIA = SECCHEZZA (Il Maschile)
Erezione, asciutto, duro,
Aumenta l’espansione,
Aumenta l’attrito
Aumenta ed esaspera i fenomeni ed il sottile
ACQUA = UMIDITA’ (Il Femminile)
Ampio, molle, morbido
Rende rotondo, liscio,
Lubrifica,
Attenua i fenomeni
TERRA = FREDDEZZA (Le qualità del Femminile)
Forza contrattivà
Forza addensante, estinguente
Bloccante, passiva, compatta,
Il termine dei fenomeni.
“Ogni cosa nella sua completezzà risponde a questi principi e poco importa che sia cibo, pianta officinale, roccia, minerale, pietra preziosa…o l’Umano in tutte le sue manifestazioni di vita, gioia, malattia ed evoluzione…tutto e tutti rispondono a queste leggi e con esse nasce, cresce, si evolve, viene compreso e curato per poi ritornare alla terra ed al cielo.
Medicina ed i 4 umori
Ippocrate tentò di applicare la teoria dei quattro elementi alla natura umana, definendo l’esistenza di quattro umori base, ovvero bile nera, bile gialla, flegma e sangue (umore rosso). La terra corrisponderebbe alla bile nera, che ha sede nella milza, il fuoco corrisponderebbe alla bile gialla (detta anche collera) che ha sede nel fegato, l’acqua alla flemma (o flegma) che ha sede nella testa, l’aria al sangue la cui sede è il cuore.
A questi corrispondono quattro temperamenti (flegmatico, melanconico, collerico e sanguigno), quattro qualità elementari (freddo, caldo, secco, umido), quattro stagioni (primavera, estate, autunno ed inverno) e quattro stagioni della vita (infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia).Il buon funzionamento dell’organismo dipenderebbe dall’equilibrio degli elementi.
Il prevalere dell’uno o dell’altro causerebbe la malattia quindi per la prima volta abbiamo il tentativo di evidenziare e motivare le cause delle malattie.
Oltre ad essere una teoria eziologica della malattia, la teoria umorale è anche una teoria della personalità: la predisposizione all’eccesso di uno dei quattro umori definirebbe un carattere, un temperamento e insieme una costituzione fisica.
il malinconico, con eccesso di bile nera, è magro, debole, pallido, avaro, triste;
il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
il flemmatico, con eccesso di flegma, è beato, lento, pigro, sereno e talentuoso;
il sanguigno, con eccesso di sangue, è rubicondo, gioviale, allegro, goloso e dedito ad una sessualità giocosa.
Chiaramente il tentativo di comprendere e spiegare l’universo e ciò che ogni essere umano percepisce…. doveva essere in qualche modo “logico” essere spiegata, a volte anche in maniera fantasiosa o errata visto l’impossibilità di usare la scienza e la tecnologia di indagine che inizierà con Galileo Galilei.
Ciò non toglie nulla alla grandezza di Hildegard… quanto nulls toglie all’umanità intera la visione della realtà nelle diverse religioni o tradizioni.
Hildegard: Ciò che è Vero è Certo
Vi sono diversi livelli di forza vitale negli organismi, la quale può decadere più o meno velocemente. Mentre altri organismi «Viventi» hanno una tale abbondanza di VITA che possono aiutare a rivitalizzare la forza vitale in altri organismi
HILGEGAR VON BINGEN
Vi sono alimenti e piante per i Sani. Vi sono alimenti e piante per quelli Ammalati. Vi sono alimenti e piante che aumentano i
Fluidi negativi: Lenticchie, Zenzero, porro, fragola, mirtillo, Pesca passera di mare, salmone, maiale…
La lenticchia è fredda,
se mangiata, nell’ uomo non aumenta nè il midollo né il Sangue e nemmeno la carne e, non gli dona neppure alcuna forza, ma sazia solo lo stomaco e lo riempie di sostanze inutili. Mette in subbuglio i fluidi malati delle persone.
HILGEGAR VON BINGEN
Nessun albero fiorisce senza la forza di Fiorire. Nessuna pietra può fare a meno della verde Umidità. Nessuna creatura esiste senza queste proprietà. Anche l’eternità vivente non può fiorire Senza questa forza
Verde vigore vitale, pienezza di vita, verde
Vitale, l’essere verdi, la forza verde…Viriditas
Questa forza primordiale che permea ogni cosa, che fa sì che tutto cresca. Una forza che permea ogni cosa che popola.
La terra…nel corpo e nell’anima delle persone. (Zolfo Alchemico)
Nello spirito, nella volontà, nella ragione, nei sensi e nella fertilità. (Mercurio Alchemico)
Viriditas è la forza Terapeutica. (Quintessenza Alchemica – Opera in Rosso)
La Verde forza Vitale
Genera le gemme e dalle gemme il frutto.
Le nuvole tracciano il loro cammino.
La luna e le stelle risplendono di forza ignea.
Dal legno secco germogliano di nuovo le
Gemme, grazie alla forza verde.
Tutte le creature hanno qualcosa di Visibile e qualcosa di Invisibile in loro.
Ciò che vediamo è solo una debole ombra;
Molto più potente e vitale è ciò che non si può Vedere.
Ortica
È a suo modo molto calda. A causa della sua ruvidità, e non è utile mangiarla cruda. Ma se la si coglie quando è appena Germogliata e la si cuoce, è utile
nell’Alimentazione perché purifica lo stomaco e ne rimuove il Muco (Flemma).
Questo è l’effetto di ogni Ortica
Piselli
I piselli sono freddi e un po’ mucosi. Talvolta inumidiscono i polmoni. Tuttavia danno forza e sono salutari per chi è di natura Calda. Non si addicono invece a chi è di natura Fredda e de è malato perché favoriscono la stomatite.
Il Fagiolo
I fagioli sono verdure calde, ancora più adatte dei piselli per chi è sano e forte
La zucca
Le zucche sono fredde ed asciutte e crescono grazie all’aria. Sono salutari sia per i sani che per gli ammalati.
Se si mangiano mele, pere, verdure o altri cibi crudi, senza che siano stati scaldati o preparati con qualche spezia, e poi difficile digerirli, perché non sono stati preparati correttamente.
Non si devono mangiare
né Cibi troppo caldi né freddi:
Così l’alimentazione può aiutare a rimanere in salute
Così come il mantice attizza il fuoco e il vento e la rugiada fanno crescere le piante, così Il succo dei cibi e delle bevande generano nell’uomo sangue, fluido, carne e ne aumentano la qualità
La Castagna
Il castagno (castanea sativa) è molto caldo e tuttavia ha una grande forza. Ciò che è in questo albero e nel suo frutto è utile per allontanare le debolezze che sono nell’uomo.
Detto popolare: Dove vive l’uomo vive il castagno. Dove vive il castagno vive l’uomo
Il sedano
Il sedano è una verdura calda ed è di natura Verde, più che secca. Contiene molta forza, ma non è adatto da mangiare crudo, perché causa la formazione di fluidi negativi nell’organismo. Cotto invece non danneggia l’uomo, anzi Aiuta la formazione di fluidi positivi
Ceci
I ceci sono verdure calde, appetitose e leggere, e non provocano l’aumento dei fluidi negativi in chi li mangia
Aglio
L’aglio contiene il giusto calore e trae vigore dalla rugiada. Inoltre ha uno sviluppo che si realizza dall’inizio della notte fino a quando sta per sorgere il sole e poi anche quando è già mattina. È più salutare del porro sia per i sani sia.
Per gli ammalati. Bisogna mangiarlo crudo, perché chi lo fa cuocere, trasforma, per così dire… il vino in aceto.
Il mandorlo
Il mandorlo è molto caldo e contiene unacerta umidità. La corteccia, le foglie e la linfa non hanno grandi proprietà curative, perché tutta la Forza è nascosta nel frutto. Chi non riesce a concentrarsi, ha un brutto colorito in viso e soffre di mal di testa deve mangiare spesso il nucleo di questi frutti, e ciò rinvigorirà la sua mente e gli conferirà il giusto colorito.
La Mela
Ma bollite e al forno sono salutari sia per I sani sia per gli ammalati. Quando diventano più vecchie e raggrinzite, come accade in inverno, sono adatte sia per i sani sia per gli ammalati anche crude.
La Mela cotogna
Il melo cotogno è assai freddo e assomiglia alla furbizia, che talvolta serve e talvolta è inutile. I suoi frutti sono caldi e secchi, e contengono un buon insieme di elementi. Quando sono maturi, se mangiati crudi, non danneggiano né i malati né i sani, bolliti o al forno, però, fanno bene a tutti.
Finocchio
Il finocchio contiene un piacevole calore e non è di natura secca né fredda. E in qualunque modo lo si mangi, fa felice trasmette il calore, il sudore che ne deriva è sano, ed aiuta la digestione.
DORMIRE
Non bisogna andare a dormire subito dopo i pasti, ossia prima che il gusto, Il fluido e l’odore delle pietanze sia giunto al luogo in cui deve arrivare, ma bisogna rinunciare al sonno, per un po’ dopo mangiato, perché altrimenti, se si dorme subito dopo aver mangiato, questo sonno condurrà il gusto, il fluido e
l’aroma dei cibi in parti del corpo sbagliate e opposte e li lascerà cadere come polvere a caso qua e là negli organi.
Irascibile
E chi è irascibile deve prendere una rosa e un po’ di salvia e tritarle insieme
fino a trasformale in polvere. Ogni volta che l’ira lo coglie, deve mettere sotto il naso questa polvere.
La salvia infatti consola e la rosa rallegra
Lo zenzero
Lo zenzero danneggia chi è sano e robusto, perché lo rende stordito, ignaro e fiacco e dissoluto. Lo zenzero invece ai malati è raccomandato per curare la stipsi, dolori di stomaco, occhi purulenti e annebbiati, macchie sulla pelle…
(Nota: lo zenzero essendo molto scaldante è sconsigliato ai segni di fuoco o in presenza di infiammazioni)
Il pepe
Il pepe ha un certo qual difetto: se se ne mangia troppo danneggia e provoca l’aumento dei fluidi negativi.
(il principio attivo la piperina è molto scaldante ed irritante)
Certe erbe crescono in virtù dell’aria
e sono facili da digerire e sono di natura serena, perciò chi li mangia diventa più allegro.
Il Prezzemolo
Il prezzemolo è di natura robusta e contiene più calore che freddo, cresce in virtù del vento e dell’umidità. È più salutare mangiarlo crudo che cotto…
Fa crescere la serietà nell’animo umano.
Il cumino
È sempre salutare per i sani perché aumenta il loro discernimento ed inoltre modera il calore in chi è di natura troppo calda.
La salvia
è di natura calda e secca, e cresce più in virtù del calore del sole che in virtù dell’umidità della terra.
Data la sua secchezza è utile per combattere i fluidi malati. Se la si consuma cruda o cotta è salutare. Per coloro che sono tormentati dai fluidi dannosi, perché ne contrasta gli effetti.
Il rafano
Quando a marzo tutte le erbette verdeggiano, anche il rafano diventa tenero, ma per poco tempo e allora è salutare mangiarlo e fa bene alle persone sane e forti, perché ringiovanisce la forza Verde dei fluidi positivi presenti in loro.
La galanga
È di natura calda e non contiene il freddo e ha grandi proprietà terapeutiche. Chi soffre di cuore o ha il cuore debole deve mangiare molta Galanga e si sentirà subito meglio.
Isoppo
È di natura secca e moderatamente caldo.
Contiene una forza tale che perfino la pietra non riesce a contrastarlo. Se lo si mangia spesso purifica la schiuma malata e maleodorante dei fluidi, così come Il calore della pentola fa ribollire la schiuma. L’issoppo si può utilizzare per ogni pietanza
La melissa
Contiene molto calore, e chi ne mangia ride volentieri, perchè il calore della melissa arriva alla milza e rallegra il cuore.
L’Aceto
L’aceto deriva dal vino ed è adatto a tutte le pietanze, quindi si può aggiungere al cibo ma in misura tale che non ne copra il sapore ma lo accentui.
L’aceto, assunto nel cibo, elimina le impurità dell’organismo e riduce I liquidi corporei, facendo si che il cibo prenda la giusta via.
La cannella
Contiene molto calore ed ha una grande forza; Contiene una grande umidità ma il suo calore è così forte da inibirla. Perciò chi ne mangia molta eliminerà i fluidi negativi del corpo, esaltando invece quelli Positivi.
Chiodi di garofano
I chiodi di garofano contengono molto calore ed anche una certa umidità che si diffonde piacevolmente come la piacevole umidità del miele. Chi soffre di un mal di testa così forte da diventare sordo, deve mangiare spesso, perché i chiodi di garofano ridurranno il ronzio che sente nella testa.
Vino speziato
700 ml di buon vino rosso
5 g. di cannella in polvere
2 chiodi di garofano
1 punta di coltello di macis (fiori di n. moscata)
150 g. di zucchero
La noce moscata
La noce moscata possiede un enorme calore ed una buona miscela di forze. Ha la capacità di aprire il cuore di chi la Mangia, purificando l’anima e donandogli una buona facoltà comprensione.
Prendi, come sempre, della noce moscata e della cannella in ugual misura ed un po’ di chiodi di garofano e polverizzali.
Poi con questa polvere, un po’ di pan grattato e dell’acqua fai delle tortine e Mangiale spesso e vedrai che l’amarezza del cuore e del tuo animo si placherà ed il tuo cuore ed i tuoi sensi intorpiditi si apriranno ed il tuo spirito diventerà allegro ed i tuoi sensi si purificheranno.
In te diminuiranno tutti i fluidi dannosi ed il tuo sangue riceverà un fluido positivo che ti Rafforzerà.
Lavanda selvatica
La lavanda selvatica è calda e secca ed il suo calore è benefico. Se si cuoce il vino con la lavanda, e lo si beve, si otterranno una conoscenza e una comprensione più pure.
L’anima è la forza verdicizzante del corpo.
L’anima opera per mezzo del corpo.
Il corpo per mezzo dell’anima:
Ecco la vera essenza dell’uomo
Per l’agricoltura e l’alimentazione dell’Europa centrale era fondamentale l’uso del Farro spelta… un farro che prosperava bene anche in zone fredde.
«Lode alla Spelta»
La spelta è il miglior cereale
È calda e grassa e ricca di forza
Ed è più leggera di altri cereali.
In chi la mangia sviluppa
il giusto sangue e la giusta carne
e rende allegro il suo spirito
e dona la felicità all’animo umano
e se la mangi sempre
nel pane o in altre pietanze
è buona e leggera.
Essere una “Santa” ed una “Viridica” non significa non avere un carattere forte e deciso, ecco di seguito alcuni estratti di alcune lettere scritte ai “potenti”.
Scrisse all’abate di Disinbodenberg
Ora ascolta bene e comprendi, cosicchè arrossirai quando gusterai nell’animo «queste mie parole»: Talvolta ti comporti come un orso, che spesso brontola in segreto tra sé e sé, talvolta come un asino, perché non sei accurato nello svolgere I tuoi doveri, bensì fastidioso ed in alcune occasioni maldestro.
Al vescovo di Bamberga Everando II
Tutte le cose che possiamo vedere, toccare e percepire con il gusto sono state create da Lui. Ed Egli le ha viste tutte, in qualche modo indispensabili per l’uomo: Per l’amore totale, per la paura, l’ubbidienza o la prudenza in ogni occasione. Tutto ciò che ha creato ha qualcosa di visibile e non visibile. Ciò che si vede è debole, ciò che non si Vede è forte e vivo.
All’imperatore Federico I «barbarossa»
Nella misteriosa visione ti vedo come un bambino, che vive una vita sciocca Davanti agli occhi Viventi (di D-o). Stai attento che il più grande dei Re non ti schiacci a terra per la cecità dei tuoi occhi, che non vedono bene come tenere in mano lo scettro per governare nella giustizia.
E fai attenzione: Vivi in modo tale che la Grazia divina che è in te non si estingua.»
Vi consigliamo due libri di estrema importanza
ldegarda Di Bingen
Cause e cure delle infermità
Consigli sul regime alimentare da seguire; osservazioni sull’esercizio e sui benefici del sonno, sull’emicrania, sullo sbadiglio, e anche sull’oppressione della mente e sulla malinconia; fluidi e umori; lacrime e problemi femminili; il piacere della donna, i dolori del parto, l’allattamento. Un ricettario naturale che esplora il mondo delle piante, dei frutti, degli animali al fine di trarne rimedi utili per l’uomo.
Un viaggio in tutto le cose umane e in tutto ciò che c’è in cielo e sotto il cielo. Vi stupirete di come Hildegard parla con profondità di ogni cosa e come pensava e vedeva il mondo una donna di 800 anni fa.
ldegarda Di Bingen
‘Libro delle Creature’ di Ildegarda di Bingen”
Il sapere, in campo naturalistico, di Ildegarda di Bingen, ha la sua massima espressione con il “Libro delle creature”.
Gli argomenti del libro, spaziano dal mondo vegetale, a quello animale e minerale.
Un concetto chiave esposto nel libro, riguarda il pensiero di Ildegarda che l’uomo e gli esseri animati e inerti, hanno in comune l’essere creature.
Inoltre, il libro è anche un grande ricettario, relativo a piante, animali, metalli, ed alle utilità per l’uomo.
Per qualsiasi ulteriore informazione scrivete a: erboristeria.salute@gmail.com
Chiamate Vittorio Alberti Naturopata e dott.ssa Silvia Nogarol Naturopata cell. 366 4595 970
CENTRO RICERCA PIANTE OFFICINALI VENETO
SCUOLA DI NATUROPATIA HERMETE – SOPHIA