MUCUNA pruriens PARKINSON

Anche nelle patologie più gravi, la Fitoterapia può dare la sua collaborazione per migliorare la qualità della vita.  Ovviamente questo non deve stupire visto che la maggior parte dei farmaci imita uno o più principi attivi creati dalla natura. Difatti quello che noi chiamiamo principi attivi delle piante, i quali hanno proprietà curative per noi umani, non sono altro che i metaboliti secondari che le piante producono per difendersi dalle malattie, per difendersi dagli erbivori, per attirare gli impollinatori ecc. ecc.  e questo ci deve far riflettere su “quella intelligenza” che unisce mondo vegetale e mondo animale.

OVVIAMENTE non stiamo parlando di cura del Parkinson (magari fosse possibile) ma solo di migliorare la qualità della vita e ridurre alcuni disturbi ed il proprio sentire.

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CENTRO RICERCA PIANTE OFFICINALI VENETO

Dal mese di settembre abbiamo iniziato una sperimentazione per supportare il “metabolismo della Dopamina”  prima con compresse e polvere di semi biologica di Mucuna pruries… e dopo con una macerazione di polvere di Mucuna.

La macerazione invece di avere un rapporto droga  solvente 1 a 10 è stato eseguito con il triplo di droga quindi 1 a 3 (visto la fonte naturale di levodopa)… ed invece di lasciarlo in macerazione 30 giorni abbiamo preferito una macerazione di 90 giorni, per permettere  la maggiore estrazione possibile.  Risultato finale un estratto idroalcoolico a bassa gradazione (44° alcoolici) per permettere una maggiore biodisponibilità.

Mucuna Pruriens

La dopamina è un neurotrasmettitore prodotto dal cervello e in minima parte dalle ghiandole surrenali. Fa parte delle catecolamine, gruppo di ormoni cui appartengono anche adrenalina e noradrenalina, di cui la dopamina è il precursore. È conosciuta come l’ormone dell’euforia, in quanto la sua presenza è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa. Tutto ciò che ci dà piacere, come il cibo, il sesso, ma anche la musica o il consumo di sostanze stupefacenti, è in grado di suscitare una sensazione di appagamento e di gratificazione, aumentando i livelli di dopamina.

Questo neurotrasmettitore, però, interviene anche nella regolazione di altre importantissime funzioni dell’organismo, a livello del sistema nervoso centrale e periferico. È responsabile del controllo dei muscoli, ma anche della motivazione personale, del sonno, dell’umore, della memoria e dell’apprendimento.

È presente in concentrazioni particolarmente elevate nei nuclei profondi dell’encefalo. La sua diminuzione per lesioni degenerative di tali sedi è responsabile dei sintomi del morbo di Parkinson.

dopamina

Fitopreparato Mucuna Pruriens

Questo estratto ha un’azione diretta sulla “Dopamina ” pertanto molto interessante in molte patologie o in soggetti particolarmente stressati o depressi.

Pertanto è risultato molto importante per ridurre gli effetti di tremore e disturbo nel Parkinson (vedi articolo associazione Parkinson a fine pagina)

La sperimentazione in Italia è solamente all’inizio e sarà… nostro impegno informarvi di ogni risultato ottenuto.

Secondo la farmacopea italiana questa pianta non può entrare negli integratori alimentari.

L’uso della polvere nei paesi poveri, visto che le persone non possono acquistare i farmaci, rimane una delle proposte fatte dai medici “vedi Associazione Grigioni”.

Ferro EV

Il ferro è il catalizzatore della Dopamina e quindi è opportuno integrarlo
2 CAPSULE MATTINA E SERA

Ferro EV capsule è un integratore alimentare di ferro utile per contribuire alla riduzione della produzione di emoglobina, del ferro totale e della ferritina con manifestazione di stanchezza e d’affaticamento. Il tutto in forma sinergica con Acido folico che contribuisce alla crescita dei tessuti materni durante la gravidanza e Vitamina C che incrementa l’assorbimento del Ferro e favorisce il normale funzionamento del sistema immunitario

Fitopreparato Tilia Mater

Se siete particolarmente nervosi e stressati –  Cura per 60 giorni.
50 GOCCE IN POCA ACQUA: PRIMA DEI TRE PASTI

Questo fitocomposto di quattro estratti dinamizzati di piante e gemme fresche, stimola in  profondità il sistema nervoso “parasimpatico” e progressivamente “disattiva” il sistema ortosimpatico, causa di tutti i malesseri e disfunzionalità del sistema nervoso: grazie a una riduzione del consumo di vitamine e sali minerali (neurotrasmettitori) favorisce l’eliminazione dell’ansia, dell’angoscia, del nervosismo e dell’insonnia, riequilibrando tutto il sistema nervoso e migliorando, di conseguenza, la qualità della nostra vita.     (foto pesatura gemme Tilia tomentosa)

Magnesio C

(progettato dal nostro Centro Ricerca Piante officinali Veneto)

Una capsula prima dei tre pasti

Questo è un integratore funzionale adatto a sostenere e rafforzare il sistema nervoso autonomo-vegetativo e la trasmissione sinaptica tra le cellule nervose. Progettato dal nostro Cemtro Ricerca Piante Officinali Veneto

Composto da quattro tipi di Magnesio ad alta assimilazione,  da Vit. C, da bacche di rosa canina, come fissante del Magnesio e calcio e del ferro-rame (ferro catalizzatore della Dopamina) e da Vit. B6 (piridossina) da lievito la quale è fondamentale nelle variazioni dell’umore e per il Sist. Parasimpatico. La Piridossina (Vit. B6) è il precursore di numerosi neurotrasmettitori come la serotonina….

Magnesio C sarà utile: ansia, angoscia, nervosismo, insonnia, depressione, crampi muscolari, muscoli contratti, schiena rigida…..

Con la Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson abbiamo condotto studi di tipo genetico, epidemiologico e clinico per capire se la malattia è effettivamente presente in quelle aree sub-sahariane e se è uguale a quella del resto del mondo. Questo contatto con pazienti appena diagnosticati implicava il dovere morale di dar loro almeno la levodopa, cioè il farmaco principale per la cira di questa patologia. In molte parti dell’Africa la semplice ricettazione non serve a nulla, il paziente deve essere rifornito dei farmaci altrimenti non sa dove trovarli, né ha risorse per comperarli. Pensavamo di arruolare al massimo un centinaio di pazienti, ma nell’arco di pochi anni ci siamo trovati ad affrontare oltre 600 malati con oneri insostenibili per la Fondazione Grigioni.

L’alternativa naturale

È stato a questo punto che abbiamo cercato un’alternativa. Nei Paesi tropicali di tutto il mondo cresce la Mucuna pruriens: una pianta erbacea che produce una specie di fava-fagiolo che contiene levodopa. La Mucuna è utilizzata in India dalla medicina ayurvedica da migliaia di anni, forse anche per il Parkinson e dall’industria farmaceutica come una delle fonti naturali di levodopa. Studiando una trentina di specie diverse, ne abbiamo identificato una che contiene circa il 5% di prodotto, facile da reperire sia in Africa che in Sudamerica. Il costo è bassissimo: 3-4 dollari per un sacco di 50 chili. Con colleghi boliviani, abbiamo messo a punto una preparazione semplicissima, che richiede solo una padella, un macinino o un mortaio. Dodici semi contengono circa 500 mg di levodopa, una delle tre dosi giornaliere. La levodopa da sola (cioè non accompagnata da un inibitore della sua degradazione, come avviene nelle formulazioni farmaceutiche) deve essere utilizzata a un dosaggio 4-5 volte maggiore rispetto ai preparati farmacologici. Se il paziente assume la giusta dose di Mucuna dopo 10-15 minuti si alza e sta bene per circa quattro ore.

La verifica

Per stabilire dosi di efficacia e sicurezza nell’utilizzo della Mucuna, è stato necessario uno studio condotto con criteri scientifici: in doppio cieco randomizzato controllato. La polvere di Mucuna doveva cioè essere somministrata a un gruppo di pazienti, mentre un altro gruppo assumeva una preparazione senza Mucuna, ma indistinguibile dalla prima.I risultati sono stati pubblicati ad agosto di quest’anno sulla rivista Neurology e confermano che la Mucuna ha un’efficacia almeno pari al farmaco levodopa più inibitore delle decarbossilasi e dà meno effetti collaterali. Ora stiamo per pubblicare uno studio sulla tollerabilità e la sicurezza della cura anche a lungo termine. I risultati sono abbastanza buoni e tali da poter consigliare un trattamento continuativo a quei pazienti che non possono ottenere i farmaci. Dopo la pubblicazione di questi dati, abbiamo avuto richieste di utilizzo di questo preparato da parte di aree povere del mondo, ma anche da malati europei che preferiscono “curarsi con prodotti naturali”.

Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson

Nata nel 1993 e legata da sempre all’Associazione Italiana Parkinsoniani, la Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson è un ente privato senza fini di lucro che ha lo scopo di individuare fonti di finanziamento e raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica per combattere la Malattia di Parkinson.

Il notevole miglioramento della qualità della vita dei malati di Parkinson verificatosi negli ultimi anni è dovuto senza ombra di dubbio alle conoscenze acquisite dai numerosi gruppi di ricercatori operanti nel mondo.

Nuovi farmaci, nuove procedure diagnostiche, nuovi dati scientifici nel campo della biologia molecolare, della biochimica e della genetica della malattia di Parkinson hanno visto la luce in anni recenti e hanno preparato il terreno per ulteriori e promettenti sviluppi nella comprensione delle cause della malattia.

Questa scheda tecnica, riporta informazioni che in alcun modo non vogliono sostituire la diagnosi ed il parere del Vostro medico di fiducia

 

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