Con l’inizio delle attività scolastiche e la ripresa della vita in comunità per i più piccoli, è opportuno prevenire e combattere le infezioni da parassiti intestinali specialmente in soggetti che hanno già dimostrato di avere difese immunuitarie deficitarie e un intestine “debole” o disturbato.
Tutto questo è valido anche nei soggetti adulti che per motivi di lavoro sono costretti ad un’alimentazione fuori casa.
Le “elmintiasi” sono infestazioni intestinali causate da parassiti metazoi (elminti) e rappresentano una causa importante di mortalità in molti paesi del mondo. Tuttavia anche nei paesi più sviluppati, le infezioni da parassiti intestinali sono frequenti e interessano tutti gli strati della popolazione, in particolare i soggetti più deboli come i bambini, che presentano un maggiore deficit di difese immunitarie e che s’infettano in occasione del contatto con il terreno durante il gioco, o a causa di oggetti infestati dal parassita o dalle sue uova.
La maggiore responsabile di elmintiasi risulta essere la Famiglia delle Oxiuridae, in particolare l’Enterobius vermicularis.
Il contagio avviene spesso in luoghi pubblici o attraverso giocattoli e oggetti “contaminati”, nel momento in cui il bambino porta alla bocca le mani, con le quali è involontariamente entrato in contatto con uova dei parassiti intestinali che, una volta schiuse, si riprodurranno nel suo intestino.
I Vermi hanno sostanzialmente due modi di comportarsi:
- le uova del parassita necessitano di un ospite intermedio prima di arrivare all’uomo (pesci, molluschi, equini, bovini, pollame, conigli, suini, ecc.)
- Le uova del parassita non necessitano di un ospite intermedio prima di arrivare all’uomo per cui lo infestano direttamente.
A volte ci accorgiamo di avere i parassiti osservando le nostre feci e scoprendo di avere la tenia, oppure in seguito al perdurare di alcuni sintomi “piuttosto strani” come: insonnia prolungata, mani sempre sudate, prurito rettale specialmente la notte, vertigini, mangiare a sazietà e non sentirsi mai a posto, pallore inspiegabile, occhi infossati e occhiaie anche quando si riposa, in questi casi richiedere un esame per ricercare i parassiti intestinali e sarebbe anche possibile, anzi consigliabile, effettuare delle diagnosi sierologiche attraverso l’analisi del sangue, anche se sono ancora pochi i laboratori che le effettuano.
Domandate al vostro ospedale più vicino, probabilmente vi saprà indirizzare meglio. Come ultima risorsa, rivolgetevi all’Istituto Clinica delle malattie infettive di Pavia, il migliore in Italia.
Tutti i parassiti, indistintamente, sottraggono risorse all’organismo che lo ospita.
Naturalmente, quando i parassiti sono insediati nell’intestino provocano disturbi intestinali come la colite, la diarrea o la stitichezza. Inoltre, sovente, emettono delle neurotossine che scatenano delle reazioni secondarie non da sottovalutare: tra di esse la tosse insistente, l’insorgere o l’accentuarsi di allergie, l’asma, gli eczemi.
Ma per evitare in modo stabile i parassiti è anche necessario seguire una dieta salutare, dove è necessario ridurre al massimo di tre pasti alla settimana i prodotti che creano putrefazione (latticini, uova, pollo, pesce, salumi, insaccati, carne rossa, ecc.), aumentare l’utilizzo di verdura e frutta fresca, seguiti da qualche cereale.
Ovviamente altrettanto importante è migliorare la capacità difensiva del nostro organismo aumentandone le difese immunitarie e le barriere immunologiche naturali
CIBI DA EVITARE:
- Cibi raffinati, dolci, latte, formaggi, cibi crudi, verdura a foglia (bieta, spinaci, coste, lattuga, fagioli, cetrioli, melone, anguria.
USARE:
- Cibi cotti, cibi integrali, carne e pesce (raramente) e sempre cotte molto bene.
I RIMEDI (da valutare singolarmente e sentendo il parere di un medico!)
Per combattere i parassiti è inannzitutto necessario pulire l’intestino con dei lassativi fatti con arte magistrale partendo sempre con un “basso dosaggio”.
I RIMEDI DELLA TRADIZIONE
L’uso di certi cibi è in grado tradizionalmente di limitare molto o a volte eliminare le infestazioni perchè rendono l’intestino dell’ospite poco piacevole per il parassita. Tra di essi ci sono l’aglio, le cipolle e i porri, consumati sia crudi che cotti.
L’uso alimentare dell’aglio, può provocare l’eliminazione totale dei parassiti.