Artemisia absinthium… Tanacetum vulgare… Pelargonium graveolens… Cymbopogon citratus… Lavandula officinalis questi sono i nostri alleati in macerati idroalcolici ed oli essenziali che chiameremo “ODORATA” utile per prevenire il “contagio” da pidocchi.
Questo composto sarà l’elemento fitoterapico da usare:
Ogni settimana usare per lavare i capelli uno shampoo biologico con l’aggiunta di 10 gocce di composto Odorata.
Impacco settimanale in 100 cc. di olio di cocco con 10 gocce di Odorata. Impacco lasciato in posa per 15 minuti e tolto lentamente con pettine a denti stretti per fare una pulizia profonda dei capelli… poi lavare con shampo con odorata.
Usare propri asciugamani per il corpo e capelli o ancor megli di carte usa e getta.
Pulizia attenta degli ambienti.
Diagnosi
Per prima cosa è indispensabile la localizzazione delle uova, grazie alla quale si può risalire al tipo di pidocchio in questione. La pediculosi del capo è piuttosto comune e interessa soprattutto i bambini. Un’accurata ispezione del cuoio capelluto è sufficiente per scoprire l’infestazione. Le più facili da individuare sono le lendini, che solitamente si ritrovano attaccate ai capelli della nuca e a quelli intorno alle orecchie Le uova sono attaccate alla radice dei capelli, dove le condizioni di temperatura e umidità sono più favorevoli alla schiusa.
Le lendini, che rimangono attaccate ai capelli, seguono la crescita di questi ultimi salendo verso la superficie. Misurando la distanza che separa le lendini dal cuoio capelluto, si può calcolare approssimativamente da quanto tempo è in corso l’infestazione, dato che i capelli umani crescono circa 1 cm al mese. Anche se non c’è una stretta correlazione tra lunghezza dei capelli e infestazione dei pidocchi, i capelli corti facilitano il trattamento della pediculosi.
Sintomi
L’infestazione si manifesta con irritazione e intenso prurito nella zona interessata dall’infezione, che a sua volta causa dermatiti, impetigine e altre affezioni simili dovute a stafilococchi.
Le uova, dette lendini, sono di colore chiaro, hanno una forma a pinolo e sono lunghe circa 1 mm. Le femmine del pidocchio del capo depositano le lendini alla radice dei capelli grazie a una sorta di colla resistentissima. Il pidocchio del pube le attacca sui peli del corpo, in particolar modo nel pube e sotto le ascelle. Il pidocchio del corpo invece, attacca le uova sulla fine peluria degli indumenti, particolarmente su quelli di lana. Le uova di tutti i pidocchi maturano e schiudono in 7 giorni. Nel corso di un mese, le varie specie possono deporre sull’ospite dalle 80 alle 300 uova.
Prevenzione e gestione della malattia
In genere la prevenzione della pediculosi viene fatta insegnando le corrette pratiche igieniche, suggerendo di evitare la condivisione di pettini, spazzole, cappelli, sciarpe e indumenti. Negli adulti, un comportamento sessuale responsabile riduce il rischio di acquisizione delle piattole e delle malattie sessualmente trasmesse.
L’igiene personale, compreso il regolare cambio degli indumenti, previene e combatte dunque l’infestazione da pidocchi, anche perché la gran parte delle infestazioni nel nostro Paese si presentano come casi singoli o relativi a piccoli gruppi di persone. Le condizioni ideali per la trasmissione dei pidocchi vengono a crearsi quando, in una comunità in genere sovraffollata, si vive in promiscuità, a stretto contatto. Il pidocchio del capo si diffonde facilmente nell’ambito di un nucleo familiare, specialmente se numeroso, o nelle comunità infantili tra i bambini. È buona norma, dunque, controllare spesso i bambini.
CENTRO RICERCA PIANTE OFFICINALI VENETO
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