Tinture idroalcoliche di nuova generazione

Dare per scontato le “cose” in medicina e farmacologia è sempre molto pericoloso.

Secondo la tradizione fitoterapica le tinture idroalcoliche si fanno secondo la farmacopea francese… ma è la soluzione migliore???

Pensiamo di no… perché, se andava bene molti anni fa, ora è arrivato il tempo di fare nuove valutazioni. Lo scopo di una tintura è quello di estrarre i principi attivi di una pianta, che svolgono un’attività curativa e farmacologicamente interessante. Se lo scopo è un’attività rilevabile terapeutica significa che in quelle 40-50 gocce prese prima dei tre pasti, noi dobbiamo raggiungere, nel giro di poche settimana dei buoni risultati.

Immagine del post, a sinistra una tintura idroalcolica con metodo spagirico completa di calcinazione di una delle migliori aziende italiane.

Foto a destra tintura spagirica completa di calcinazione del laboratorio didattico della nostra Scuola di Naturopatia. La differenza è evidente….

Foto in alto preparazione di tintura di Epilobio in rapporto 1 : 5

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Questo mette in discussione il rapporto 1 : 10 (rapporto 1 a 10) tra droga (pianta) e solvente (acqua e alcol), perché principi attivi differenti non avranno bisogno solo di un solvente con un grado alcoolico differente, ma anche di una concentrazione differente di principi attivi e quindi il rapporto 1 : 10 dovrà essere modificato fino ad arrivare alla giusta concentrazione di principi attivi, che potrebbe essere 1 : 8 o 1 : 5 o 1 : 3. La scelta deriverà solo dalla sperimentazione, la lunga analisi e dagli esami della tintura.
 
Quindi diciamo basta al generico 1 : 10.
 
Poi dobbiamo essere molto chiari i fitopreparati non dovranno mai essere assunti singolarmente, ma messi in composizione sinergica con altri estratti per poter al meglio utilizzare il loro potere terapeutico.
 
Ovviamente il fitocomposto pur rimanendo la colonna portante di un progetto terapeutico, avrà bisogno dei giusti oligominerali, minerali e vitamine ed ovviamente della corretta alimentazione. Tutto troppo complesso per i produttori di farmaci o integratori alimentari e per i così detti terapeuti.
 
Il 99,9% dei corsi o Scuole di Naturopatia sono totalmente impreparate in fitoterapia e non hanno la fortuna di avere dei fitopreparatori-naturopati come docenti. Quindi un vero dramma… insegnano la medicina cinese o tecniche prive di qualsiasi riscontro scientifico e si dimenticano della fitoterapia… la quale non è conoscere l’attività terapeutica di ogni singola pianta… ma la conoscenza scientifica di come le piante devono essere messe in sinergia per poter sanare le persone e di cosa significa: Fare la giusta diagnosi. La situazione è ancora peggiore nelle erboristerie e farmacie.
 
Scuola di Naturopatia Hermete Sophia Conegliano Veneto e Vittorio Veneto.
info: scuoladinaturopatiahermete@gmail.com
Vittorio Alberti Naturopata  e Fitopreparatore, dott.ssa Silvia Nogarol Naturopata
 
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